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Attenzione! Rischi la carriera…II puntata

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ATTENZIONE!

Se al momento di occupare l'edificio ci sono problemi con gli impianti, rischi la tua carriera!

...II puntata

Riassunto: I puntata

Nell’ episodio precedente

Andrea, responsabile dello sviluppo immobiliare di un grande gruppo industriale, a pochissimi giorni dall’inaugurazione ufficiale dell’edificio, si ritrova alle prese con un grave problema: l’esplosione di una blindosbarra, che alimenta elettricamente  tutto l’edificio rendendolo completamente inutilizzabile!

Tuttavia, come spesso accade, questo serio episodio non è che la fatidica punta dell’iceberg, che ha visto emergere tutta una serie di pesanti errori progettuali, ed errori di Direzione dei Lavori che hanno portato Andrea a riconsiderare l’intero processo di Commissioning con cui aveva gestito quell’importante lavoro. 

 posso raccontarvi questa storia perchè Andrea (il suo nome è la sola bugia di questo racconto), ci incaricò dei collaudi degli impianti di climatizzazione, degli impianti elettrici e degli impianti speciali di quel prestigioso edificio

Le cause del disastro

La serietà della situazione è da ricercarsi, evidentemente, nella mancanza di disegni costruttivi adeguati che, prima della costruzione, avessero messo in evidenza percorsi, posizioni, accessi per manutenzione.

E come potevano mancare i disegni costruttivi quando sul capitolato speciale di appalto era chiesto che venissero prodotti in anticipo, prima di procedere con le lavorazioni?

Andrea allora si ricordò che l’appaltatore, all’inizio del cantiere, presentò dei disegni costruttivi che altro non erano se non i progetti di appalto con i cartigli modificati!

Il Direttore dei Lavori accennò una debole protesta che fu subito tacciata dagli appaltatori come inutile ostruzionismo, come .. “obbligo esclusivamente formale, presente in tutti i Capitolati Speciali di Appalto che…“, sempre secondo gli appaltatori, “… sono tutti uguali fotocopie l’uno dell’altro, riportanti obblighi inutili…

Gli appaltatori degli impianti gli dissero:

"Noi li conosciamo bene i capitolati di appalto fatti dai progettisti
e non facciamo mai i disegni costruttivi perché noi, che siamo qui per lavorare
e rispettare i tempi, andremmo in ritardo se dovessimo seguire tutte quelle inutili e
formali richieste, per cui, caro signor Andrea, se lei vuole che redigiamo il progetto costruttivo
come vuole il Direttore dei Lavori lo faremo senz’altro, ma dovremo ritardare il cantiere…
"

A sentire quelle parole Andrea, se lo ricorda bene, fu assalito dal terrore di non rispettare la data prevista per il termine dei lavori e…cedette:

acconsentì che gli appaltatori procedessero senza preventiva approvazione dei materiali, senza sottomissione di disegni costruttivi…. 

Il peso di una decisione

Adesso il risultato era lì, proprio sotto i suoi occhi:

Le conseguenze dei ritardi, degli errori e della totale mancanza di controllo sul cantiere furono evidenti.

Si trovarono:

Risultò evidente ad Andrea che il collaudo non è lo strumento con cui si risolvono i problemi, bensì quello che evidenzia i problemi di progettazione e costruzione degli impianti complessi.

Andrea aveva incaricato i collaudatori quando oramai l’opera era pressoché conclusa, per cui gran parte delle anomalie riscontrate erano risultate di impossibile risoluzione. 

Alcune di queste pregiudicavano, ad esempio, le serrande tagliafuoco, la sicurezza dell’edificio, e purtroppo risolverle sarebbe costato la bellezza di oltre 35.000 euro, più il tempo necessario per eseguire i lavori correttivi, durante i quali parte dell’edificio non sarebbe stata utilizzabile.

Le conseguenze, in caso di incendio, sarebbero state, oltre che di natura economica, anche penale.

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Rialzarsi dopo la caduta

Andrea proseguì analizzando i maggiori problemi che aveva vissuto, individuandone le cause

Vediamole assieme:

Furono causati principalmente dalle varianti introdotte al progetto, che furono lasciate interamente alla gestione dell’appaltatore.

Andrea, infatti, appaltò i lavori su un progetto definitivo e, da quel momento in poi, lo sviluppo dei progetti di variante, introdotti soprattutto per modifiche richieste dalla Signora o da alti dirigenti della sua azienda, fu lasciato all’appaltatore. 

Andrea perse ogni controllo sul progetto anche per l’incompetenza dei Direttori Specialisti dei lavori impiantistici e la leggerezza con cui gestirono il cantiere.

Ciò causò un completo disallineamento tra gli impianti generali ed i molti e complessi impianti speciali che Andrea appaltò direttamente.

I progettisti dell’appaltatore, che svilupparono i progetti di variante, infatti, non si preoccuparono (né poterono farlo) di coordinare le esigenze di terzi. Così accadde che: 

Stiamo parlando di temperature mal regolate, impianti rumorosi, cattivi odori, falsi allarmi, consumi eccessivi… 

Anche in questo caso i principali problemi funzionali furono generati principalmente dalle varianti apportate al progetto

E anche in questo caso i motivi furono la mancanza di coordinamento tra i progettisti dell’appaltatore e i fornitori degli impianti acquistati direttamente da Andrea.

La superficialità dei direttori dei lavori impiantistici, unita al progetto definitivo a base di appalto che risultò totalmente inadeguato (che non conteneva, tra l’altro, alcun riferimento utile per stabilire quali fossero i limiti prestazionali richiesti agli impianti), non era pensato in modo da essere resiliente alle varianti, le quali sono sempre più una caratteristica connaturata ai moderni progetti di edifici complessi.

Tutto ciò condito con processi di avviamento lasciati nelle mani dei singoli appaltatori, senza alcuna indicazione di progetto né supporto da parte dei progettisti; questi infatti avrebbero dovuto fornire, ma non l’hanno fatto, i principi e le sequenze con cui far funzionare gli impianti.

Inoltre, sarebbe stato fondamentale impostare fin da subito un processo di Commissioning, con il quale si gestisce il “project” in modo controllato, in modo che gli impianti complessi vengano: progettati, costruiti e messi in servizio in modo che soddisfino i requisiti voluti dal Committente.

La messa a punto degli impianti richiese oltre 9 mesi di interventi, da gestire contemporaneamente al funzionamento dell’edificio, affrontando disagi, lamentele e ingenti costi aggiuntivi imprevisti degli impianti.

Le difformità normative sono come dei batteri nocivi: vivono nell’organismo fino al tragico momento in cui causano la malattia (o la morte).

A quel punto il danno è irreparabile: le conseguenze sulla salute delle persone distruggono in un solo istante la reputazione di aziende e persone, oltre ad avere ripercussioni in campo penale (oltre che morale). 

Andrea ha scoperto che serrande tagliafuoco totalmente errate, rilevatori di fumo inadeguati, impianti a rischio di esplosione, privi di certificazioni e molto altro ancora, che avrebbe potuto essere evitato con una Direzione dei Lavori affidata a dei veri specialisti, con protocolli di controllo precisi, rigorosi e una sorveglianza assidua in ogni fase dei lavori.

Non commettere gli stessi errori

Nel prossimo progetto, Andrea ha deciso: si farà affiancare da un’organizzazione di specialisti che gli diano garanzie sul progetto degli impianti complessi, sulle procedure di appalto degli impianti, sulle procedure di verifica e messa in servizio.

 

Andrea dovrà essere sicuro, per il prossimo progetto, di interpellare veri specialisti, e per questo chiederà le loro referenze in attività di Progettazione e Direzione Specialistica dei Lavori.

Per Collaudo e Commissioning di edifici complessi, oltre alle referenze chiederà come pianificano le attivitàcome gestiscono le verifiche e le anomalie individuate, come possono assicurare che l’opera venga progettatacostruitaverificata e messa in servizio in modo che soddisfi i requisiti (per i quali Andrea rischia la sua carriere qualora non vengano raggiunti).

Andrea chiederà ai Collaudatori e agli specialisti di Commissioning di affiancarlo già nella fase di  progetto per:

… e molto altro ancora

Gli specialisti in Collaudo e Commissioning continueranno ad affiancare Andrea anche nella fase di costruzione, per:

La morale della storia

In definitiva, ora Andrea sa che: 

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